Praticare l’intersezionalità nei centri antiviolenza: l’accoglienza delle donne migranti, richiedenti asilo e rifugiate

Authors

  • Chiara Carbone Università degli Studi Roma Tre

Keywords:

Migrant women, antiviolence centers, intersectionality

Abstract

Identifying the barriers that characterise the difficulties of access to anti-violence centres in Italy is not easy, because in addition to the different forms of violence recognisable in women's daily lives, it is necessary to reflect on a deeper and more impactful aspect, which depends on the very structure of society and on the integration difficulties experienced by migrant women, especially following Covid 19. 

In order to frame the difficulties experienced by women, it is useful to apply an ecological and multidimensional reading of access barriers.

Moreover, in women's experiences it should be considered the weight of structural violence, a form of violence intrinsic to the functioning of the host society that produces marginalisation and isolation (Farmer 2006). Structural violence is identified through the recognition of language and cultural barriers (Crenshaw 1991), institutional-bureaucratic barriers and legal barriers, obstacles that contribute to making women in different ways and to different degrees more vulnerable and subject to forms of violence on the basis of specific dynamics, which are generated by the intersection of some axes, for example gender, ethnicity and social class membership. 

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Published

2022-12-01

How to Cite

Carbone , C. (2022). Praticare l’intersezionalità nei centri antiviolenza: l’accoglienza delle donne migranti, richiedenti asilo e rifugiate . Culture E Studi Del Sociale, 7(2), 180–192. Retrieved from https://www.cussoc.it/journal/article/view/254